La fase travolgente e veloce di cambio di paradigma è oggi in atto. Dati e statistiche confermano che il settore immobiliare è in forte crisi. Difatti, i dati esaminati degli ultimi mesi ne mostrano chiaramente gli effetti. La tendenza culturale predominante, che scommetteva sul rilancio infinito del mercato immobiliare, perde oggi vigore abbattuta dalla inarrestabile forza dell’onda ribassista.
Qui di seguito mostriamo un elenco di recenti testate giornalistiche. Notando che ci si accorge solo oggi che il mercato è in forte crisi. Ma l’immobiliare non doveva, contro ogni logica di economia e di buon senso, crescere sempre indefinitamente?
Nel prossimo periodo vivremo una fase molto importante che sarà caratterizzata da un generale repricing. Nella fase attuale, inserire immobili a prezzi fuori mercato sarà una scelta perdente per chi continuerà a perpetrarla. Se si vuole vendere, si deve necessariamente diminuire il prezzo per rendere competitivo il proprio immobile. Pertanto, meglio inserire subito un prezzo di mercato corretto abbassando la propria stima e tenendo presente l’attuale crisi. Questo approccio aumenterà le visite anche in un contesto di bassa domanda. Dimentichiamo i valori del 2006 e cerchiamo di fare una valutazione oggettiva della propria casa tenendo in considerazione costi, manutenzione ed efficienza energetica. Difatti, negli anni del boom immobiliare, non vi erano venditori disposti a vendere ai prezzi di quattro o cinque anni prima. Il prezzo veniva valutato per quelle che erano le condizioni del mercato in quel momento. Oggi, invece, sono numerosi coloro che vorrebbero vendere ai prezzi di quattro o cinque anni fa. Se non si accettano le attuali condizioni del mercato meglio rinunciare alla vendita.
Sono molti i fattori in gioco ed i motivi che spingono le persone all’acquisto o meno di una casa. Vogliamo prendere in esame solo i fattori economici oggettivi. Considerando che la casa è l’acquisto più oneroso e più importante nella vita delle persone, troviamo fondata la strategia di attesa che molti compratori attuano in questo momento difficile. Difatti l’acquisto di una casa, con o senza mutuo, produce effetti notevoli sul futuro budget familiare. In un contesto di forte crisi è naturale aspettarsi dalle famiglie una riduzione di tutte le spese rimandabili e per molti anche la casa rientra in questa spesa rimandabile. Oltretutto, una riduzione dei valori immobiliari produce effetti notevoli sul budget di chi compra. E’ chiaro che gli acquirenti, in una situazione come quella attuale, giustamente, attendono alla finestra.
Riteniamo che l’acquisto di una casa oggi vada valutato attentamente per i seguenti motivi:
- basso numero di compravendite
- bassa domanda
- prezzi in calo
- tassazione
Chi compra oggi, inoltre, deve essere certo di non avere la necessità di rivendere il proprio immobile nei prossimi anni.
Le transazioni immobiliari hanno subito un calo del 19,6% nel primo trimeste 2012 rispetto al primo trimestre 2011. Confrontando il primo trimestre 2006 ed il dato del primo trimestre 2012 le transazioni immobiliari risultano in calo del 46%. Dal grafico si evince che dal 2006 è in atto una continua e forte discesa delle transazioni.
La domanda di mutui nel primo quadrimestre 2012 è calata del 46% (Fonte EURISC). Un calo così drastico merita notevole attenzione.
- Data di costituzione del fondo: 6/12/2004
- Data di scadenza del fondo: 31/12/2014
- NAV (Net Asset Value) 31/12/2011: 544 euro
- Valore di borsa attuale: 119 euro
- Sconto sul NAV: 77%
Il NAV è una valutazione del patrimonio immobiliare del fondo fatta da esperti indipendenti con cadenza semestrale. Attualmente tra il valore di borsa delle quote del fondo ed il NAV calcolato dagli esperti indipendenti c’è uno sconto del 77%. Guardando il grafico del valore di borsa di questo fondo notiamo che, negli ultimi 6 mesi, il valore di borsa per la snigola quota del fondo è sceso notevolmente passando da 270 euro a 119 euro. Solo negli ultimi 6 mesi il prezzo di borsa è sceso del 56%.
- Data di costituzione del fondo: 29/12/2005
- Data di scadenza del fondo: 31/12/2015
- NAV (Net Asset Value) 31/12/2011: 2057 euro
- Valore di borsa attuale: 635 euro
- Sconto sul NAV: 69%
Anche per il grafico del fondo Obelisco si nota che, negli ultimi mesi, il valore di borsa ha perso una percentuale notevole. Infatti, il valore delle quote del fondo hanno perso il 42% passando da 1100 euro a 635 euro.